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Svizzera, un mese di Super League: en plein Basilea, già distanti Grasshoppers e Sion

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Un mese di campionato in Svizzera: 5 giornate e il Basilea già prende il largo. 5 vittorie (non succedeva da 12 anni) e già 5 punti di distanza dal Grasshoppers secondo, 7 dal Sion terzo e addirittura 9 dallo Young Boys seconda forza della scorsa stagione e attualmente quinto.

CLASSIFICA: 15 punti Basilea; 10 Grasshoppers; 8 Sion; 7 San Gallo; 6 Young Boys, Lugano; 5 Zurigo, Lucerna; 3 Vaduz, Thun

Il bomber Janko (www.facebook.com/fcbasel1893)
Il bomber Janko (www.facebook.com/fcbasel1893)

Funziona eccome la gestione Fischer a Basilea: il tecnico ex Thun si è calato con umiltà nella parte senza stravolgere il lavoro dei colleghi che l’hanno preceduto e gestendo al meglio (attraverso un turn-over ragionato) la rosa a disposizione, che rimane ricca nonostante le cessioni di Schar, Frei, Gonzales e il ritiro di Streller. Frustrante per la concorrenza la partenza rossoblù che, nonostante l’impegno nei preliminari Champions (eliminati gli insidiosi polacchi del Lech ora si dovranno superare gli israeliani del Maccabi Tel Aviv per accedere ai gironi), ha infilato come detto cinque vittorie di fila con 14 gol fatti (media di quasi 3 gol a match) e solo 4 subiti. Una squadra apparentemente senza punti deboli: una linea difensiva con 3 nuovi già ben inseriti (il centrale danese Hoegh che ha già trovato un’intesa con Suchy, i terzini Lang e Traorè arrivato già a gennaio ma ora lanciato titolare), una mediana solida con la coppia Eleney-Xhaka (unico neo l’infortunio a Kuzmanovic che tornerà tra un mese), una bella batteria di mezz’ali e trequartisti (i jolly Callà e Zuffi, Bjarnason usato più avanzato che in Italia, il talento puro di Delgado e Gashi utilizzati con parsimonia e deve ancora debuttare il neoacquisto Boetius arrivato dal Feyenoord) a supporto della punta, ruolo occupato ora all’esperto Janko (già 4 gol), ora al giovane e rampante Embolo (2 gol e 2 assist).

Caio al tiro (www.facebook.com/grasshopperclubzuerich)
Caio al tiro (www.facebook.com/grasshopperclubzuerich)

Le due più credibili inseguitrici sono il Grasshoppers e il Sion. Il club di Zurigo (club con l’età media più bassa) finora ha convinto quest’anno per una notevole forza offensiva (di gran lunga il miglior attacco, 19 gol), molto meno per quella difensiva, avendo la seconda peggior difesa: in avanti mister Tami si sta godendo l’esplosione dell’israeliano Moanes Dabbur (già 6 gol in 6 uscite, ha suscitato l’interesse di vari club europei tra cui il Palermo) e di Shani Tarashaj, (20enne di origini albanesi cresciuto nel vivaio che finora aveva segnato solo due gol tra i professionisti, in questo inizio di stagione anche per lui 6 centri in 6 match) ben supportati dai concreti Caio e Ravet, in difesa il tecnico dei biancoblu ha ruotato sei elementi diversi (tra cui tre neoacquisti) senza ancora trovare il giusto equilibrio. Ci si aspettava di più dal Sion che, pur vincendo le uniche due gare casalinghe, non è ancora riuscito ad imporsi in trasferta rimediando un brutto ko (0-3) a Basilea e due pareggi contro squadre di bassa classifica come Lucerna e Vaduz: l’ex genoano Konatè seguita a segnare (3 reti) con regolarità così come il folletto Carlitos ma tutto il gruppo non pare ancora al top della forma fisica (vedi il pareggio di Lucerna, rimonta di 2 gol del club di Babbel dopo il 90°).

Buon avvio per il San Gallo, che forte della miglior difesa del torneo (subiti solo 4 gol di cui due su rigore, lanciato titolare il 20enne Gelmi), è ora quarto; non fa onore alla squadra di Saibene avere però il peggior attacco in assoluto (solo 4 reti) che non sta avendo risposte da Bunjaku (ha rinnovato in estate, fatto capitano, solo un gol finora) ne ha avute solo in un’occasione da Aleksijc (una doppietta estemporanea contro il Lugano e stop). Bilancio positivo anche per il neopromosso Lugano di Zeman: dopo un prevedibile avvio di stagione zoppicante, il boemo ha iniziato a portare a casa risultati pesanti (1-0 sul Vaduz concorrente per la salvezza e vittoria a Berna) e può così continuare a sperimentare in tranquillità (per esempio la punta Josipovic schierata centrale difensivo); anzi dovrà farlo vista la batosta del giudice sportivo su due titolari (il centrale Djuric, passato dall’Udinese, e la punta Rossini, giovanili Inter e già 2 gol in stagione) squalificati per ben 12 turni per aver violato l’articolo 135 del regolamento di gioco della Federazione avendo accettato, nello scorso campionato in seconda divisione, un premio in denaro dalla società del Schaffhausen per vincere contro il Servette.

Assenti ingiustificate nelle zone alte lo Young Boys e il Zurigo, primi club in stagione ad aver esonerato i rispettivi tecnici (Forte e Meier) e che per ora sono guidati due allenatori “ad interim” che potrebbero anche rimanere. Fallimentare avvio di stagione per i gialloneri per cui ha pagato Uli Forte, tecnico che mise in difficoltà nella scorsa stagione il Basilea ma che, eliminato nettamente dal preliminare Champions (troppo forte il Monaco), ha lasciato l’incarico dopo i tre 1-1 consecutivi nelle prime tre uscite di Super League; il problema principale rimane sottoporta (solo 6 gol) causati dal ritardato ambientamento dell’acquisto principale Sulejmani, degli infortuni di Gerndt e Steffen e dai problemi del bomber Hoarau (senza riserve all’altezza) prima infortunato agli adduttori e poi espulso nel match contro il Thun per un pugno rifilato a gioco fermo ad un avversario. Nervi a fior di pelle a Berna, insomma, ma anche allo Zurigo che, parallelamente ai gialloneri, ha perso subito l’Europa, ha esonerato il tecnico dopo la terza partita e che per ora ha vinto una sola partita; il grosso problema qui è nel reparto difensivo col vecchio Nef a mostrare tutta la sua lentezza, con problemi sugli esterni (potrebbe risolverli l’arrivo del brasiliano Vinicius in prestito dalla Lazio) e con una mediana martoriata dagli infortuni di Kukeli e Brunner.

Il Lucerna festeggia la vittoria a Thun (www.facebook.com/pages/FC-Luzern)
Il Lucerna festeggia la vittoria a Thun (www.facebook.com/pages/FC-Luzern)

In fondo alla classifica il Lucerna (dopo il buon finale della scorsa stagione ci si aspettava di più dalla squadra di Babbel, che si è rinforzata con l’arrivo dell’ex Torino Basha, ma troppo legata alla “luna” del fantasista paraguaiano Lezcano), il Vaduz (sta pagando l’avvio anticipato, primo match il 2 luglio, per i preliminari di Europa League, un po’ di sfortuna essendo stato rimontato due volte in due match in cui era andato in vantaggio, e la mancanza di una vera punta) e infine il Thun di Ciriaco Sforza che paga come prevedibile l’inesperienza, l’impegno in Europa League (dove ha fatto fuori proprio il Vaduz), e una fase difensiva a dir poco traballante (peggio difesa in assoluto, 14 reti prese per una media di circa 3 a partita) nonostante abbia schierato finora un coperto 4-5-1.

TOP 11 DEL MESE – (4-1-3-2) Vaclik (Basilea); Lang (Basilea), Gelmi (San Gallo), Hoegh (Basilea), Traore (Basilea); Gaijc (Young Boys); Ravet (Grasshoppers), Caio (Grasshoppers), Delgado (Basilea); Dabbur (Grasshoppers), Janko (Basilea)

GOL DEL MESE –  Un gol alla “Maradona”, quello che si è inventato Moreno Costanzo in Vaduz-Grasshoppers. Il centrocampista in prestito dallo Young Boys fa tutto da solo e pareggia per il suo Vaduz al 24° minuto. Il suo è un assolo irresistibile uno slalom che parte sulla trequarti sulla destra, accentrandosi tra quattro avversari tutti ingannati dalle continue finte di Costanzo, per poi finire con una fredda conclusione.

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